Esercitazione Triveneta di Protezione Civile – Conegliano 2002 – Cronaca

Conegliano e la Sinistra Piave. Passa qui il confine tra la vasta pianura che arriva dal mare e le dolci colline, liete propaggini di quell’ampio sistema montagnoso costituito dalle Prealpi Venete. Ammirando il castello che sovrasta la città, immerso in una selva di cipressi, o il verde collinare che circonda l’imponente maniero di San Salvatore, che incombe sul Piave, ti vengono in mente i paesaggi che splendono dietro le madonne del Cima e del Tiziano e ti chiedi se la loro sensibilità pittorica sarebbe stata così raffinata se non avessero avuto la fortuna di poter ammirare paesaggi così pregnanti di poesia.
Terra verde e fresca di acque abbondanti: è questo lo scenario in cui lo scorso aprile si è svolta l’esercitazione “Per vias et aquas”, organizzata dal nucleo di Protezione civile della sezione di Conegliano, che ha visto l’arancione di una miriade di tute di volontari fondersi ai colori di una primavera ormai nel pieno del suo splendore. Con i nuclei di tutte le sezioni del Triveneto erano presenti anche volontari della sezione di Roma.
Sveglia, alzabandiera e via: alle 7.30 di sabato 6 aprile, 1600 uomini e 266 mezzi avevano già lasciato la grande tendopoli, allestita nel campo base presso l’area fieristica di Godega Sant’Urbano, per raggiungere i 24 cantieri organizzati dai responsabili sezionali, gli infaticabili Andrea Danieli e Toni Speranza. Gli ultimi dettagli sulle operazioni erano stati forniti nel corso del briefing della sera precedente ai responsabili delle varie squadre, presenti Gorza, responsabile del Triveneto, e De Maria, responsabile del C.C.I.O. I convenuti erano stati accolti dal saluto dal neo eletto Presidente della sezione Conegliano, Antonio Daminato. L’esercitazione riguardava perlopiù opere di riqualificazione del territorio sotto l’aspetto della prevenzione idrogeologica, tutte attività preventivamente concordate con gli uffici tecnici di 17 amministrazioni comunali. Va detto che, assieme ai volontari ANA delle sezioni del Triveneto, operavano altre associazioni, tra cui i Cavalieri dell’Etere, i carabinieri in congedo, la Croce Rossa civile e militare. Praticamente era poi mobilitata tutta la sezione ospitante, con i gruppi impegnati a fornire supporto logistico e a garantire il vettovagliamento presso le loro sedi. Erano state previste anche prove specialistiche, tra cui l’evacuazione di due scuole, lo spegnimento di un incendio simulato, con l’intervento di un elicottero, l’addestramento delle unità cinofile sul greto del Piave e la simulazione di soccorso a persone bloccate in edifici. Spettacolare è stato l’assalto al campanile della chiesa di San Rocco, nel centro di Conegliano, per rimuovere un arbusto dalla cella campanaria.
Le squadre erano formate da alpini di ogni età, accomunati dallo stesso impegno, compostezza e generosità. Ha incuriosito la presenza di numerose “penne rosa”, impegnate nella logistica ma in qualche caso anche armate di motosega.
Hanno colpito la professionalità, l’organizzazione, l’equipaggiamento e la disponibilità di mezzi delle singole squadre, oltre che l’organizzazione complessiva. Forse, uno degli aspetti più sorprendenti di queste esercitazioni è constatare come gli alpini, che spesso nelle loro manifestazioni si fanno notare per creatività e fantasiosa approssimazione, al momento opportuno sappiano trasformarsi in perfetta macchina operativa.
Grande è stato l’apprezzamento da parte dei responsabili delle amministrazioni e di coloro che, prima incuriositi dal grande via vai e poi inevitabilmente coinvolti, hanno finito col diventate spettatori nei cantieri.

Dopo cena, nella sala congressi del campo base era previsto il concerto del coro BAJ, uno dei cori più “alpini” che ci sia, essendo formato dagli ex coristi della Julia. Il Testamento del capitano, intonato in piedi da 800 alpini presenti in sala, ha fatto vacillare del tutto la commozione di qualche vecio, precedentemente messa a dura prova da Stelutis alpinis, Signore delle cime e da una singolare armonizzazione del “33”. Significativo l’abbraccio finale di tutti i coristi a quello che fu, è, e per sempre sarà, il loro capitano: il colonnello Parisotto. Assisteva al concerto Parazzini, “obbligato” a presenziare dagli amici di Conegliano. La presenza del Beppe nazionale, impegnato in una concomitante manifestazione alpina a 150 chilometri di distanza, ha contribuito ad alimentare in qualcuno la convinzione che il nostro Presidente possegga il taumaturgico dono dell’ubiquità.
Domenica mattina, dopo la messa al campo base, celebrata dal cappellano sezionale don Domenico Perin, la sfilata dei volontari per le vie di Conegliano è stata l’occasione per contare uomini e mezzi. E per constatare, come sottolineato con viva soddisfazione dal responsabile nazionale Sarti, presente all’esercitazione con Greppi, che la Protezione Civile alpina del Triveneto può già contare su grandi numeri. Lo speaker nazionale Nicola Stefani ha illustrato la storia delle sezioni partecipanti e le finalità della nostra Protezione civile, ricordando con toni appassionati (era inevitabile dal momento che giocava in casa) la grande tradizione alpina di questa città, culla del 6°, del 7° e del gruppo art. mont. Conegliano. Il resto nel segno della festa, con pranzo al campo base, discorsi di saluto e ringraziamento e consegna di attestati.
Dove passano, gli alpini lasciano sempre il segno. E di segni ne hanno lasciati nella Sinistra Piave: 20 i chilometri di fiumi e torrenti interessati da pulizia e taglio vegetazione, posa in opera di 800 metri di staccionata, collocazione di reti parasassi, recupero di strade e sentieri panoramici, recupero di fontane ecc… . 1609 le tute arancione ANA presenti, con interventi quantificati in 16.560 ore lavorative.

Il "briefing"
La sfilata

Ma altri importanti segni sono stati lasciati, anche se non altrettanto quantificabili. Non è sfuggito, per esempio, qui nell’operoso Nord Est, come giovani ed anziani possano rinunciare al loro week-end in nome di una appartenenza e di un impegno di volontariato, ribadendo come la gratuità sia un forte connotato del DNA alpino.
La Protezione civile ANA, nata in Friuli all’indomani di una maledetta notte di luna di maggio, rappresenta il futuro della nostra associazione. Gli alpini hanno capito che per avere un ruolo importante non c’è via migliore di quella dell’attenzione verso gli altri, verso chi è colpito dalla catastrofe o chi ha bisogno di aiuto. Vogliono percorrere questa strada per praticare nella maniera migliore i valori alpini; per ridefinire la loro identità, liberandola da troppi anacronistici luoghi comuni; perché  ritengono sia questo il modo più efficace per testimoniare il loro anelito ad una società più fraterna. E per qualificarsi come uomini di pace.

Gianfranco Dal Mas

Le autorità

Preg.mo Dott. Antonio Daminato

Molto spesso, purtroppo, ci si dimentica dei principi fondamentali su cui si basa una società civile che sono la collaborazione e la solidarietà ma, per fortuna, il Gruppo Alpini è sempre pronto a ricordarcelo e la manifestazione organizzata nelle date 5, 6 e 7 aprile, eseguita con l’energia e lo spirito di gruppo che li contraddistingue, deve essere d’esempio per tutti.
Gli alpini, grazie ad una squadra composta da circa cento persone, che ha fatto campo base a Bagnolo, presso l’area sportiva, hanno ripulito un tratto dei torrente Cervano che dal ponte Maset arriva sino all’altezza di Bagnolo Nord, liberando il corso d’acqua da alberi, ramaglie e arbusti.
La parte più impegnativa dell’intervento è stata sicuramente quella realizzata in prossimità della prima curva, dove i pioppi cresciuti nell’alveo del torrente avevano raggiunto dimensioni ragguardevoli e minacciavano di cadere.
A rendere ulteriore merito all’Associazione è stato anche l’aver unito, allo spirito che contraddistingue il volontariato, la grande professionalità. l’ordine e l’organizzazione dimostrata nello svolgimento di un lavoro impegnativo e di grande importanza per il recupero ambientale della zona.
Ringrazio, dunque, di cuore l’Associazione Alpini e anche tutti i cittadini che si sono uniti a loro con altrettanta disponibilità, confidando che la consueta, indispensabile collaborazione, che in ogni occasione dà sempre positivi risultati, possa proseguire.

Assunta Botteon
Sindaco di San Pietro di Feletto

Al Presidente ANA Conegliano Dott. Antonio Daminato
Al Comm. Paolo Gai
Ai Coordinatori del Nucleo di Protezione Civile Andrea Danieli e Antonio Speranza
Al Capogruppo Tarcisio Stella, Agli Alpini di Refrontolo

Desidero esprimere il più sentito ringraziamento per la grande disponibilità e per il proficuo lavoro, realizzato a tutela del territorio, in occasione dell’Esercitazione Civile tenutasi nei giorni 5, 6 e 7 aprile 2002. Cordiali saluti.

Sante Toffol
Sindaco di Refrontolo

Sezione ANA Conegliano

L’Amministrazione Comunale di San Vendemiano esprime sentimenti di profonda gratitudine alla sezione di Protezione Civile ANA di Conegliano e ai tanti volontari che si sono resi disponibili in occasione dell’ esercitazione triveneta di protezione civile del 5-6-7 aprile scorso. Tanta è la soddisfazione per l’opera svolta sul nostro territorio, contraddistinta da risultati ed una partecipazione nettamente superiori alla aspettative. È stato un bell esempio di vita associativa vedere tanti giovani e meno giovani lavorare assieme a beneficio della collettività, dando prova di elevata efficienza organizzativa, nonché di spirito di concreta generosità e solidarietà, insito nello stile alpino. Con grande sensibilità e dell’esperienza maturata dall’unità di protezione civile della sezione ANA di Conegliano, quest’Amministrazione, di concerto con la Provincia di Treviso, ha sottoscritto, con tale sezione, il 18 maggio scorso, un accordo di programma che ha sancito la nascita anche nel nostro Comune di un Gruppo ANA di Protezione Civile. Siamo certi che la strada di collaborazione intrapresa (primo esempio di provincia, in ambito di protezione civile, tra due enti pubblici ed un’associazione di volontariato) condurrà a maggiore sicurezza e tranquillità per il nostro territorio.

Guido Dussin
Sindaco di San Venderniano

Spett.le Associazione Alpini Sezione di Conegliano

Con la presente esprimo la mia gratitudine per l’ opera svolta presso questo Comune nei giorni 5, 6 e 7 aprile u.s. duran te l’ Esercitazione Triveneta di Protezione Civile “Per Vias et Aquas” attuando interventi di pulizia dell’ alveo del torren te Codolo, tali da prevenire e limitare, in caso di inondazioni, danni alla popolazione ed al patrimonio sia privato che pubblico. Un cordiale saluto e un vivo ringraziamento per l’ impegno prestato vada a tutti i volontari, che con il loro appas sionato lavoro hanno garantito il successo dell’ intera manifestazione .

Fiorenzo Carniel
Sindaco di San Fior

Al presidente della Sezione ANA Conegliano

Si ribadisce di esprimere profonda ammirazione e sentito riconoscimento per l’egregio intervento realizzato nella giornata del 6 aprile 2002, avendo ancora una volta gli alpini dimostrato concretamente, con la loro dedizione, il fattivo contributo a favore della cittadinanza e della loro terra.
Con l’auspicio di poter contare in futuro sulla Vostra preziosa collaborazione, si coglie l’occasione di porgere distinti saluti.

Sandra Toso
Sindaco di Gaiarine

Sezione ANA Conegliano

Anche il Gruppo Alpini di Falzè di Piave, con il concorso del Comune di Sernaglia della Battaglia, ha voluto partecipa re in modo concreto alla giornata Sezionale della Protezione Civile. E’ stata una occasione ed una opportunità, in un progetto pensato da molto tempo, nel sito dove è stata progettata la ca sa degli Alpini e delle Associazioni di Falzè di Piave. Su questo progetto si è cominciato a lavorare da diversi anni costruendo prima la cosidetta ” scalinata degli alpini” che , da Piazza Arditi conduce alla recuperata fontana del “Pedrè” dove la popolazione, fino alla fine della seconda guerra mondiale, andava a procurarsi l’ acqua da bere. La giornata della Protezione Civile è stata quindi un’ occasione per completare il recupero della fontana, la costruzione di una staccionata di pali di castagno lunga circa 150 metri che affianca, a sua volta, un percorso pedonale delimitato da traversine in legno che conduce alla seconda fontana del Pedrè. 
Il lavoro, preceduto dalla preparazione del materiale da parte di alcuni volontari del gruppo, è stato eseguito da una quindicina di uomini della Protezione Civile della zona di Trieste e di Pordenone. Gli ospiti della Protezione Civile sono, rimasti molto contenti per l’ accoglienza e la collaborazione prestata che ha pro dotto un buon lavoro. 
Il luogo, ripulito dalle sterpaglie, immondizie ecc. e adornato dal lavoro effettuato, ha assunto un aspetto confortevole per la valenza turistica e paesaggistica. Il tutto anche come auspicio al completamente della Sede degli Alpini e delle Associazioni, quale luogo di ritrovo, di so cialità e di armonia.

Giovanni Balliana
Sindaco di Sernaglia

Signor Presidente è con vero piacere che, oltre a porgere i ringraziamenti personali e dell’Amministrazione congiunti con quelli di tutti i cittadini del Comune di Vazzola, rispondo alla Vostra richiesta per un commento in merito all’Esercitazione Triveneta di Protezione Civile Alpini del 5-7 Aprile 2002.
Prima dell’esercitazione, su nostra richiesta sono stati effettuati da Vs. incaricati diversi sopralluoghi per valutare l’entità e la fattibilità dell’intervento di taglio e asporto degli alberi ad alto e medio fusto, il disboscamento di vari gruppi di ramaglie e la decespugliazione delle zone abbandonate.
I principali dirigenti della Protezione Civile A.N.A. di Conegliano hanno ben valutato l’operazione disponendo lungo i 5 km dell’alveo del Monticano di nostra competenza e soprattutto nelle vicinanze dei ponti, circa 140 operatori, aggiungendone successivamente altri 30 per parte completare in tempo utile l’opera.
Gli Alpini della Protezione Civile hanno effettuato con determinazione, diligenza e fattivo impegno il taglio e l’asporto di alberi, arbusti e sterpaglie e soprattutto non hanno lasciato niente all’improvvisato e completando l’opera con la pulizia di tutte le ramaglie.
I cittadini di Vazzola che hanno potuto vedere e valutare l’entità dell’intervento sono rimasti stupiti della Vostra efficienza e della grande collaborazione delle donne degli Alpini.
Spero che l’opera di coloro che sono intervenuti con trattori, rimorchi e ragni meccanici sia stato un gradito supporto al Vostro intervento e che l’organizzazione dello spuntino con panini al mattino e del rancio effettuato presso il Centro Vicinalis di Visnà a mezzogiorno sia stato di Vostra soddisfazione.
Auspichiamo di averVi ancora presenti in quel di Vazzola per queste Vostre iniziative che favoriscono la Comunità do Vazzola porgendoVi nel contempo cordiali saluti.

dott. Giorgio Bressan
Sindaco di Vazzola

Al Presidente della Sezione ANA Conegliano

Con la presente si comunica che il lavoro dei volontari alpini della Protezione Civile è consistito nella pulizia dai rovi e da altre ramaglie di circa 300 metri di siepe naturale, dalla posa in opera di una serie di tubi di cemento con lo scopo di far defluire le acque in una scolina, attraverso una strada di campagna, e l’inghiaiamento della zona circostante la torre “bird-watchin”.
A nome dell’Amministrazione Comunale e mio personale, un ringraziamento vivissimo per la cortese disponibilità e fattiva collaborazione dimostrata.
Cordiali saluti.

L’assessore all’ambiente
del Comune di Orsago
Dott. Guido Mazza