Esercitazione Triveneta di Protezione Civile – Conegliano 2002 – Presentazione

Sarà la Sezione di Conegliano, nel mese di aprile 2002, ad ospitare l’annuale esercitazione triveneta di Protezione civile, manifestazione indetta a rotazione tra le sezioni appartenenti al terzo raggruppamento.

Dopo il disastroso terremoto che ha interessato il Friuli nel maggio 1976, la Sede Nazionale ha ritenuto opportuno creare una propria struttura di Protezione civile, in grado di intervenire con rapidità, autonomia ed efficacia, in soccorso a popolazioni colpite da calamità naturali. Da allora ad oggi, sono stati fatti grandi passi in avanti: la Sede Nazionale si è raccordata con il Dipartimento per la Protezione civile (ora agenzia) del Ministero degli Interni, convenzionandosi con alcune Regioni.
Attualmente, i volontari di Protezione civile dell’A.N.A., sono più di 12.000, con 70 nuclei sezionali, coordinati della Sede Nazionale. La struttura dispone, tra le altre, di un ospedale da campo, con attrezzature d’avanguardia, gestito da personale volontario di grande professionalità, in grado di operare in assoluta autonomia in Italia e all’Estero.
Sono stati creati, per gestire al meglio le risorse, 5 raggruppamenti con altrettanti depositi di materiali.

Particolare attenzione viene rivolta alla formazione e preparazione dei volontari: con molta probabilità siamo gli unici, a livello nazionale, che ci addestriamo costantemente per essere preparati ad intervenire in caso di calamità.
In questo momento, la professionalità dei volontari dell’A.N.A. è ottima in tutti i settori, nonostante la carenza di mezzi: estremamente affidabili, in grado di attivarsi in meno di 48 ore per recarsi sul luogo del sinistro in totale autonomia.

Ritengo doveroso ricordare,i luoghi in cui sono state presenti le “tute arancione” per prestare soccorso a popolazioni colpite da eventi calamitosi:
terremoto in Campania e Basilicata, Umbria e Marche, alluvioni della Valtellina , del Piemonte e della Versilia, frana di Sarno in Campania, per ultimo, in ordine di tempo, a Comiso in Sicilia, la scorsa estate, in aiuto a profughi fuggiti dalla guerra nei Balcani.
Fuori dell’Italia, a Kukes e Valona, in terra Albanese, per la costruzione di campi di accoglienza per profughi Kosovari, in Francia,dove la Protezione civile dell’ANA,è stata l’unica associazione di volontariato italiana ad essere precettata e inviata sul posto, per aiutare gli abitanti del Dipartimento di Dordogna, attraversato da una tromba d’aria, nell’ultima settimana dell’anno scorso, tra Natale e Capodanno.

Per avere il proprio nucleo addestrato, la Sezione A.N.A. di Conegliano, ha ritenuto necessario organizzare un’ esercitazione di Protezione civile del terzo raggruppamento triveneto. Manifestazione che si svolgerà nella primavera del 2002. Di norma, a questa manifestazione partecipano più di 1.500 volontari dell’A.N.A.. La nostra Sezione, stimata per l’impegno con cui si prodiga nel sociale non poteva perdere questa occasione.

A questa esercitazione saranno coinvolte, oltre ai vertici della Sede Nazionale, come “volontari di supporto”, Antonio Sarti coordinatore nazionale di P.C., il Gen. Maurizio Gorza responsabile per il Veneto e Trentino A.A., il Col. Rolando Parisotto responsabile per il Friuli e il Gen. Aurelio De Maria responsabile del C.C.I.O., anche Istituzioni pubbliche:la Regione Veneto, la Provincia di Treviso e i Comuni presenti nel territorio della Sezione.

L’esercitazione sarà improntata sulla prevenzione e soccorso, la prevenzione riguarderà: la pulizia dell’alveo dei fiumi torrenti e fossi e arginatura di corsi d’acqua,la bonifica di aree boschive, la tutela e salvaguardia dell’ambientale, il ripristino di strade e, quant’altro inerente alla prevenzione.

Sono questi validi motivi che dovrebbero convincere le amministrazioni locali della bontà della nostra proposta per aderire con propri progetti e per dare il loro contributo.

Per quanto attiene al soccorso saranno organizzate nella giornata di sabato, delle prove tecniche specifiche di soccorso: vittime di un ipotetico terremoto o travolte da esondazioni.

A questa esercitazione parteciperanno anche alpini non inseriti nei ranghi della Protezione civile, in quanto alla manifestazione sarà abbinata l’annuale edizione della giornata nazionale di Protezione civile. Auspichiamo, nella collaborazione degli enti locali,nella speranza di riuscire a organizzare, almeno un cantiere in ogni comune dove è presente un gruppo alpini della Sezione.
Oltre alle amministrazioni locali, a questa esercitazione saranno invitate anche le associazioni di volontariato presenti nel territorio e sarà l’occasione per testare il grado di efficienza e di collaborazione tra associazioni di volontariato, nel caso in cui il territorio (speriamo mai) venga colpito da calamità naturali.
Alle associazioni che aderiranno all’iniziativa si affiancheranno i volontari alpini, con compiti specifici, riguardanti: la viabilità, il settore sanitario e le comunicazioni. I partecipanti saranno poi attivamente impegnati in prove tecniche specifiche di Protezione civile.

Una esercitazione triveneta, come quella in cantiere, comporterà una grossa mole di lavoro. Per dare un’idea della portata di una simile manifestazione a Feltre lo scorso aprile eravamo in 1970 volontari.


L’esercitazione si svolgerà in due fasi: operativa e addestrativa.

FASE OPERATIVA

COMUNI. I Comuni che aderiranno all’esercitazione dovranno individuare le zone di operazione, supportare i volontari con mezzi e materiali, reperire permessi e autorizzazioni rilasciati dagli enti preposti, previsti dalle leggi vigenti e contribuire alle spese della manifestazione. Gli interventi che saranno realizzati dovranno essere progettati da tecnici comunali e concordati con tecnici A.N.A..

TECNICI A.N.A. 
Individuate da parte dei comuni le zone di intervento, i tecnici effettueranno i sopralluoghi, relazionando sul tipo di intervento. Di concerto con gli enti e le amministrazioni locali, procureranno i permessi e le autorizzazioni necessarie alla esercitazione.
Redigeranno l’elenco dei materiali, delle attrezzature, dei mezzi meccanici, e il numero dei volontari necessari per il corretto svolgimento delle attività previste.
Sorveglieranno le operazioni dei vari cantieri, inoltre, saranno a disposizione dei capicantiere per consulenze tecnico-operative durante tutta la durate delle operazioni.
A loro sarà affiancato un volontario, munito di radio, per poter essere sempre in contatto con il campo base e con le unità presenti nei cantieri.

CENTRO OPERATIVO. Il centro operativo sarà a Conegliano, pertanto, con l’amministrazione comunale, si dovrà individuare una zona di almeno 30.000 metri quadrati dove poter allestire il campo base.

SEGNALETICA. 
Per favorire l’afflusso delle Sezioni partecipanti al campo base,si dovrà predisporre negli incroci più importanti una apposita segnaletica, ben visibile, che indichi il luogo prescelto.

CAMPO BASE. 
Anche l’allestimento del campo base è una attività di protezione civile, in quanto simula un ipotetico centro di accoglienza per persone colpite da calamità, quindi, dovrà essere attrezzato con tutti i servizi necessari.
Per facilitare il movimento dei mezzi, il campo dovrà disporre possibilmente di una entrata e di una uscita indipendenti; l’entrata funzionerà anche da porta carraia filtro.
All’ingresso del campo si posizioneranno: l’unità sanitaria della Sezione di Vicenza con il compito di pronto soccorso, il C.C.I.O. (centro coordinamento interventi operativi), della Sede Nazionale, il centro operativo, con funzioni anche di ufficio informazioni , il centro radio collegato con le unità mobili dislocate nei vari cantieri e, la cucina rotabile messa a disposizione dalla Regione Veneto per i volontari di protezione civile A.N.A. delle sezioni venete, posizionata su due container.
Il campo dovrà avere una superficie capiente tale da ospitare le tende per 1500 volontari, essere illuminato, dotato di servizi igienici, docce, acqua corrente ed energia elettrica per molteplici funzioni, con lontano dalle tende e dal capannone mensa due contenitori per la raccolta dei rifiuti.
Allestire un capannone da adibire a mensa in grado di ospitare 1500 posti a sedere, nel quale si dovranno posizionare anche due punti di ristoro.
Per tutta la manifestazione si dovrà istituire un servizio di vigilanza. Sarà il settore logistico a curare tutti gli aspetti organizzativi del campo.

SETTORE SANITARIO. Sarà compito della squadra sanitaria sezionale curare questo settore, con la collaborazione del gruppo medico della Sezione di Vicenza e con le associazioni di volontariato locale che operano nel settore.
Sarà necessario predisporre, in prossimità dei cantieri, la presenza costante, per tutta la giornata di sabato, di un’ambulanza con personale medico e paramedico in grado di intervenire tempestivamente in caso di infortuni.
Il mezzo dovrà sempre essere collegato via radio con la sede operativa, con l’unità di pronto soccorso della Sezione di Vicenza presente al campo base. Inoltre, per la giornata di sabato, verrà curata l’organizzazione di una prova tecnica di soccorso.

COLLEGAMENTI RADIO. La squadra radio, con la collaborazione del C.C.I.O., della Sede Nazionale e con associazioni esperte in comunicazione del territorio, creare una maglia radio da utilizzare nei giorni dell’esercitazione.
In ogni cantiere, per tutta la durata della manifestazione, si dovrà predisporre la presenza di volontari addetti alle comunicazioni, in continuo collegamento diretto con il centro operativo, a disposizione dei capocantieri, del settore sanitario e dei tecnici di cantiere.

ESERCITAZIONE. L’esercitazione vera e propria avrà inizio il venerdì pomeriggio, con l’arrivo al campo base dei volontari delle sezioni, i quali dovranno montare le tende ed essere pronti per la notte. Il comando delle operazioni sarà affidato al Gen. Maurizio Gorza e al Col. Rolando Parisotto. Alle ore 21.00, riunione con tutti i responsabili di sezione per le ultime disposizioni.
La sveglia suonerà per tutti alle ore 06.00, del sabato, quindi, colazione e alzabandiera. Alle ore 07.00, i volontari con i mezzi incolonnati per numero di cantiere, inizieranno ad uscire dal campo, accompagnati nei luoghi di lavoro da un alpino del gruppo sede di operazione, che farà da “guida”. A ogni responsabile di sezione sarà consegnata una pianta della zona, evidenziando la strada da percorrere per raggiungere il cantiere di lavoro, la scheda con il tipo di operazione, il nome del coordinatore del cantiere e tutti i riferimenti telefonici.
Le sezioni che arriveranno il sabato mattina raggiungeranno i cantieri senza fermarsi al campo base, a loro sarà inviata la documentazione dettagliata con il percorso più facile per arrivare al posto di operazione.
Qualora ci siano sezioni che intendano visionare, nei fine settimana precedenti l’esercitazione, i luoghi assegnati, saranno per loro disponibili volontari del nostro nucleo che li accompagneranno al cantiere assegnato.
Per limitare al massimo spostamenti ed inutili ingorghi al traffico, il pranzo di sabato mezzogiorno sarà consumato nel cantiere di lavoro; questo compito sarà affidato ai gruppi. Sabato sera chiusura dei cantieri e rientro al campobase.

ASSICURAZIONE. Per tutelare tutti i partecipanti all’esercitazione, verrà stipulata una polizza assicurativa apposita, oltre a quella già esistente della sede nazionale.

FASE TECNICO ADDESTRATIVA

Nella giornata di sabato saranno organizzare anche delle prove tecniche di protezione civile, per esempio:
– evacuazione di un edificio terremotato: volontari interessati: Vigili del Fuoco, unità cinofile e soccorritori. La prova consisterà in una evacuazione, con la partecipazione attiva di studenti di una scuola, in caso di terremoto. Finita l’operazione sarà simulata la ricerca di studenti rimasti nell’edificio; a quel punto inizieranno le ricerche con unità cinofile; ritrovati i ragazzi, entrerà in azione il soccorso sanitario.
– ricerca di persone scomparse (volontari interessati: unità cinofile);
Simulazione di persone scomparse in territorio boschivo.
– soccorso a persone coinvolte in diverse tipologie di incidenti
– unità sanitaria A.N.A. Sezione di Vicenza soccorritori;
Esempi di soccorso a vittime coinvolte in diversi tipi di incidenti.
– soccorso a persone vittime di esondazioni (volontari interessati: sommozzatori soccorritori)
Esempio di recupero e soccorso a persone vittime di alluvioni.

VOLONTARI DI SUPPORTO
Sede Nazionale A.N.A.
Rag. Antonio Sarti coordinatore nazionale P.C.
Angelo Greppi segretario nazionale P.C.
Gen. Aurelio De Maria coordinatore C.C.I.O.
Segreteria Sede Nazionale
Gen. Maurizio Gorza responsabile di P.C. per il Veneto e T.A.A.
Col. Rolando Parisotto responsabile di P.c. per il Friuli V.G.
Associazioni di volontariato locale

ISTITUZIONI PUBBLICHE
Presidenza Del Consiglio Dei Ministri Dipartimento Protezione civile Dott.ssa Patrizia Colloggi Roma
Prefettura di Treviso
Regione Veneto assessorato ai lavori pubblici e P..,
Provincia di Treviso assessorato ai lavori pubblici,
Magistrato alle Acque
Intendenza di Finanza
Genio Civile – Regione Veneto
Vigili del Fuoco,
Suem,
Asl, Conegliano
Carabinieri Comandi Compagnia di Conegliano e Vittorio Veneto,
Polizia Stradale di Vittorio Veneto,
Vigili Urbani di tutti i Comuni.

CONSULENTI.
Orazio D’Inca’ responsabile sezionale di P.C. A.N.A. Belluno
Renzo Centa responsabile sezionale di P.C. A.N.A. Feltre.

COMUNI.
Conegliano, Susegana, Sernaglia della Battaglia, Mareno di Piave, Santa Lucia di Piave, Vazzola, Gaiarine, Codognè, San Vendemiano, Orsago, San Fior, Pieve di Soligo,Farra di Soligo, Refrontolo, Tarzo, Godega e San Pietro di Feletto.

Andrea Danieli