A coloro che ci precedono in cordata

La vita dell’Alpino è una vita in continua salita, non vi sono mai scorciatoie, non vi è mai il desiderio di indietreggiare o di fermarsi.

Lo spirito che lega gli Alpini è quello di salire, di prendere il sentiero di petto, di riempire lo zaino, preparare la corda ed attaccare una nuova via perché la vetta lo aspetta.

Sono molti gli Alpini, i “fra”, che oggi hanno lasciato a terra il loro zaino, hanno vinto la loro guerra alle angherie e difficoltà della vita, hanno raggiunto quella che per loro era la vetta più alta.

A quanti oggi non possono più sorridere e cantare con noi,

a tutti loro alzeremo i nostri calici ed i nostri canti,

al vento grideremo il loro nome

che venga portato in ogni terra ed in ogni vetta.

Le loro gesta siano sempre d’esempio per noi che oggi li onoriamo,

indossando lo stesso Cappello, la stessa Divisa

segnata dal tempo e dalle emergenze

così nel nostro cuore il ricordo vivrà per sempre.

Volontario:

Antonio Saccon
Antonio Sossai
Antonio Speranza
Antonio Viezzer
Arnaldo Padoin
Arturo Breda
Angelo Perin
Antonio Roccon
Bruno Danieli
Cesare Antiga
Carlo Dal Piva
Doriano Trentin

Ezio Bortot
Ferruccio Dorigo
Francesco Soranello
Francesco Soranello
Giacomino Zanette
Giordano Da Ruos
Giovanni Bellè
Giovanni Mazzero
Giuliano Zanin
Giuseppe Fabbro
Giuseppe Viviani
Giuseppe Tomasi

Graziano Bortolotto
Ivano Marsura
Lino Bertazzon
Mario Callegari
Marsilio Rusalen
Olivo Liessi
Ovidio De Martin
Pietro Cisotto
Sante Cietto
Silvano Mazzarini
Ugo Frassinelli
Vittorio Borsoi

PRESENTE!

Preghiera dell’Alpino a nostri fra che ci hanno preceduti sul Paradiso del Generale Cantore.

Su le nude rocce, sui perenni ghiacciai,
su ogni balza delle Alpi ove la provvidenza
ci ha posto a baluardo fedele delle nostre
contrade, noi, purificati dal dovere
pericolosamente compiuto,
eleviamo l’animo a Te, o Signore, che proteggi
le nostre mamme, le nostre spose,
i nostri figli e fratelli lontani, e
ci aiuti ad essere degni delle glorie dei nostri avi.
Dio onnipotente, che governi tutti gli elementi,
salva noi, armati come siamo di fede e di amore.
Salvaci dal gelo implacabile, dai vortici della
tormenta, dall’impeto della valanga,
fa che il nostro piede posi sicuro
sulle creste vertiginose, su le diritte pareti,
oltre i crepacci insidiosi,
rendi forti le nostre armi contro chiunque
minacci la nostra Patria, la nostra Bandiera,
la nostra millenaria civiltà cristiana.
E Tu, Madre di Dio, candida più della neve,
Tu che hai conosciuto e raccolto
ogni sofferenza e ogni sacrificio
di tutti gli Alpini caduti,
tu che conosci e raccogli ogni anelito
e ogni speranza
di tutti gli Alpini vivi ed in armi,
Tu benedici e sorridi ai nostri Battaglioni
e ai nostri Gruppi.
Così sia.